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Telemarketing, dal contatto al contratto: cosa cambia per utenti e aziende

Il provvedimento del Garante Privacy diventa il punto di riferimento normativo per tentare di mettere fine alle chiamate indesiderate e allo spam. In corso la fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio che consentirà di passare alla piena operatività. L’avvocato Rocco Panetta, che ha partecipato alla redazione e alla definizione delle regole, spiega a CorCom quali sono i soggetti coinvolti e come impatteranno le misure

di Rocco Panetta

Con il provvedimento n. 70 dello scorso 9 marzo, il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato il nuovo codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling. Un intervento tanto atteso quanto necessario, realizzato grazie alla stretta sinergia tra le associazioni proponenti e l’Autorità, in un tavolo di lavoro intenso e propositivo. Ma perché si tratta di un provvedimento così importante?

Telemarketing: nuove regole attese da anni

Il telemarketing e il teleselling sono fenomeni da sempre sotto l’occhio del ciclone. Se facciamo un piccolo esperimento tra i nostri conoscenti e chiediamo cosa evochi loro la parola “privacy”, due su tre iniziano a lamentarsi per le chiamate indesiderate e lo spam in rete. La caratteristica essenziale di queste attività è il contatto diretto, ripetuto e su larga scala con la clientela, e ciò ha fatto emergere da più fronti la richiesta di regole e prassi efficaci. L’avvento del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, il Gdpr, ha risposto in parte a queste preoccupazioni, anche grazie all’attività di sorveglianza del Garante, che proprio nell’ambito del telemarketing ha pronunciato i provvedimenti più rilevanti e severi degli ultimi anni, sia per contenuti sia per ammontare delle relative sanzioni. Dunque molto si era fatto, ma non abbastanza.

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