Written by 12:29 Media, Wired Italia

ChatGPT riaccende la gara tra Microsoft e Google

Il chatbot rimescola le carte nel mercato delle ricerche online: ora il gruppo guidato da Satya Nadella può insidiare il predominio di Big G e strappare quote di pubblicità

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di Vincenzo Tiani

In questi giorni in cui si parla di ChatGPT, il bot conversazionale sviluppato da OpenAI, c’è una frase che da dieci anni è diventata il mantra di tutti i lobbisti delle big tech per frenare le critiche sul loro strapotere e sul rischio per le scelte dei consumatori in presenza di un oligopolio di pochi attori sul mercato: on the internet competition is one click away. La frase, attribuita al co-fondatore di Google Larry Page, è stata ridimensionata da molti commentatori che hanno sostenuto come negli anni in realtà, fuori dal cerchio dei Gafam (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) non ci fosse speranza di entrare sul mercato.

Se, però, i legislatori di tutto il mondo, e quelli europei in primis, col tempo hanno iniziato a frenare le acquisizioni di promettenti startup da parte di queste aziende e di limitarne i poteri con norme come il Digital Markets Act, da poco approvato, bisogna riconoscere che Page non aveva tutti i torti, e la sua Google se ne sta accorgendo.

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