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Vincenzo Tiani intervistato per “Vita da Privacysta” dell’Istituto Italiano per la Privacy

La rubrica-intervista che raccoglie idee originali dai migliori esperti di privacy e diritto dei dati in Italia e all’estero.

Vincenzo Tiani - discorso

Vincenzo Tiani è l’ospite della newsletter “Vita da privacysta” di oggi di Luca Bolognini per l’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati.
20 domande e risposte senza filtri per scoprire luci e ombre della privacy.

  1. Nome, cognome, ruolo oggettivo e ruolo “putativo/desiderato”

Vincenzo Tianiresident partner di PANETTA Studio Legale presso la sede di Bruxelles; Professore a contratto di diritti digitali presso IULM ed EDHEC Business School; dottorando presso VUB e membro del Brussels Privacy Hub.

  1. Perché e quando iniziasti a occuparti di privacy e protezione dei dati personali?

Già all’università, a Bologna, iniziai a interessarmi alla parte del diritto che consideravo più “dinamica”, durante l’esame di diritto privato dell’informatica con la professoressa Finocchiaro. Fu poi a Bruxelles, durante il master avanzato in IP e IT a KU Leuven, che però iniziai a interessarmi della materia in modo più approfondito. Era il 2015 e il GDPR non era ancora entrato in vigore e ne studiavamo le novità in “presa diretta” seguendo quanto accadeva in Parlamento. Il “colpo” finale lo diede Giovanni Buttarelli, ospite di una master class, che, col suo garbo e la sua competenza, fu in grado di trasmettere il suo amore per la protezione dei dati. Fu allora che decisi di concentrarmi su questa materia.

Di seguito le altre domande cui Vincenzo Tiani ha risposto. Leggi tutte le risposte QUI.

  1. Cosa ti annoia della privacy/data protection?
  1. Gli anglicismi sono inevitabili per chi si occupa di questa materia (come il latinorum per altri ambiti), o ci stiamo sbagliando?
  1. Pensi che la privacy stia a cuore della gente? È davvero “pop” o non interessa niente?
  1. Come gliela spieghi, questa disciplina, ai bambini delle elementari?
  1. L’ora, secondo te, più buia per la privacy in Europa negli ultimi 10 anni?
  1. L’ora, secondo te, più luminosa per la privacy in Europa negli ultimi 10 anni?
  1. I consulenti, i DPO e i privacy officer stanno diventando decine di migliaia. Un male o un bene?
  1. I dati personali sono monete?
  1. Quando leggi notizie di dure sanzioni alle imprese, esulti o ti preoccupi?
  1. Con sincerità e senza retorica: credi che il “consenso preventivo dell’interessato” sia ancora una buona idea nel “tutto digitale”?
  1. Con sincerità e senza retorica: è davvero possibile sintetizzare e rendere semplici i tanti contenuti obbligatori di un’informativa privacy?
  1. Leggi sempre le informative privacy e le cookie policy sui siti e sulle app che utilizzi personalmente?
  1. DPO più top manager o più mini-garante?
  1. Un tuo consiglio di metodo a un giovane DPO.
  1. L’Unione Europea fa troppe regole e frena l’innovazione: vero o falso?
  1. Il GDPR è al passo con l’Intelligenza Artificiale e il metaverso?
  1. Tra dieci anni: protezione dei dati o protezione degli effetti personali?
  1. Puoi consigliare un libro, che non sia “L’Arte della Privacy”, ai tuoi colleghi e collaboratori. Quale e perché?
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