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Digital Services Act, le norme da tenere d’occhio: ecco l’impatto sulla nostra vita online

Dalla pubblicità online alla profilazione, dalla tutela dei minori all’accesso ai dati: molte norme del DSA sono poco discusse ma molto significative sia per l’impatto che il nuovo sistema di regole avrà nell’attuale contesto sociale, politico ed economico sia in vista dei possibili punti di contatto con altre normative

Di Rocco Panetta

Da mesi, se non anni, abbiamo seguito l’iter di discussione e approvazione del nuovo pacchetto europeo di regole sulla governance del mercato dei dati. Ora, con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea si è finalmente e definitivamente concluso l’iter di approvazione del primo importante tassello del nuovo quadro di regole che l’UE intende darsi, mediante la nascita del nuovo regolamento sui servizi digitali.

Nel dicembre 2020, la Commissione presentava la propria proposta di Digital Services Act (DSA) e meno di un anno e mezzo dopo, nell’aprile 2022, Parlamento e Consiglio raggiungevano l’intesa su un testo condiviso, aprendo le porte alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dello scorso 27 ottobre. Un percorso spedito – sostanzialmente condiviso anche per l’approvazione del regolamento gemello sui mercati digitali, il Digital Markets Act – che porterà infine all’entrata in vigore del DSA allo scoccare del ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale con successiva applicazione a decorrere dal 17 febbraio 2024 (salva l’applicazione di alcune specifiche disposizioni a far data dal prossimo 16 novembre).

I principali contenuti del Digital Services Act

I principali contenuti del Digital Services Act – che, tra l’altro, interviene emendando la direttiva sul commercio elettronico del 2000 – sono già noti a molti, ma non a tutti. Di questo regolamento si discute ormai da tempo, al pari degli altri già approvati o di pronta approvazione nell’ambito della rinnovata politica digitale europea (ricordiamo, oltre al già citato Digital Markets Act, anche il Data Governance Act, l’Artificial Intelligence Act e il Data Act), a testimonianza del deciso cambio di passo promosso dall’Ue su questo cruciale fronte. Così come sono noti gli obiettivi che si propone di raggiungere il neo introdotto complesso di obblighi e responsabilità variamente imposti ai diversi operatori economici che forniscono servizi intermediari (con un’attenzione particolare riservata ai fornitori di piattaforme online, compresi quelli di dimensioni molto grandi e di motori di ricerca online di dimensioni molto grandi), in punto, inter alia, di trasparenza, di contenuti illecitipubblicità e accesso a dati. Pertanto, in questo momento e in questa sede, si ritiene utile e interessante provare, da un lato, a individuare alcune delle molteplici disposizioni del DSA che potrebbero, nei prossimi mesi e anni, richiedere o stimolare riflessioni più approfondite e, dall’altro, calare questo ennesimo tassello normativo nell’attuale contesto economico, politico e sociale.


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