Written by 12:30 Il Sole 24 Ore, Media

Bruxelles alza la barra globale di tutela della privacy

Su Il Sole 24 Ore, Rocco Panetta e Vincenzo Tiani commentano l’approvazione del DSA e del DMA

di Rocco Panetta e Vincenzo Tiani (edizione cartacea)

La recente approvazione del Digital Services Act (DSA) e del Digital Markets Act (DMA), alla seduta plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo, segna un nuovo capitolo per il ruolo di regolatore globale dell’Unione, quattro anni dopo il GDPR, il regolamento generale sulla protezione dei dati.

La velocità con cui questi due cruciali regolamenti sono stati approvati è la prova regina, visti i tempi medi di Bruxelles, di una ferrea e condivisa volontà di tutte le istituzioni, governi compresi, di porre un freno a quella libertà garantita con la direttiva e-commerce del 2000, che ha permesso a molte piattaforme di crescere vertiginosamente ma che poi, nel tempo, non è stata capace di mettere un freno al loro ruolo sempre più vicino a quello di una inftrastruttura essenziale, con le conseguenze che ben conosciamo.

E questo vale in Europa ma, forse per la prima volta in assoluto in questo settore, vale anche per gli Stati Uniti e per la Cina, con le dovute differenze. Quest’ultima ha, nell’ultimo anno, approvato a tempo di record una norma molto ispirata al GDPR, eccezion fatta per tutti caveat previsti per lo Stato, e altre che impongono maggior trasparenza sull’uso degli algoritmi da parte delle aziende fino all’altro giorno appoggiate senza freni da Pechino.

Gli Stati Uniti, già con Trump, anche se nel suo caso per motivi più personali che di politiche pubbliche, e ora con la presidenza Biden, si trovano a discutere in queste settimane una norma federale sulla privacy da un lato e dall’altro sono alla ricerca di un modello simile al DSA e al DMA, per la stessa necessità di porre un freno alle Big Tech, dovendo riconoscere che la sola autoregolamentazione ha fallito. Proprio qualche mese fa, quando fu raggiunto l’accordo politico delle istituzioni sul testo finale del DSA, la stessa Hillary Clinton fece un tweet di giubilo, episodio insolito vista l’allergia degli   Stati Uniti ad una eccessiva regolamentazione e la propensione ad un certo protezionismo verso le proprie aziende. Ma si tratta infatti di una eccezione, dettata anche dal fatto che le proposte lì in discussione sono per la prima volta bipartisan, unendo allo stesso tavolo democratici e repubblicani.

E molte delle novità introdotte affondano le radici nell’impostazione del GDPR: accountability, valutazioni dei rischi, trasparenza, esenzioni per le imprese più piccole, enforcement coordinato. Da quel testo, sia i pregi che i difetti, come l’enforcement, sono stati ampliati e potenziati.

Molti più obblighi dunque, tra cui audit esterno e valutazione del rischio sistematico interno, per le very large online platform, con più di 45 milioni di utenti attivi mensilmente in UE, e l’enforcement gestito a livello centrale dalla Commissione, la stessa cosa auspicata dal Garante europeo della privacy per evitare i colli di bottiglia di alcuni Paesi chiave come l’Irlanda. Più trasparenza sul funzionamento degli algoritmi e strumenti più efficaci per gli utenti per far valere i propri diritti. Tanto spazio poi per la privacy nel DSA con lo stop alla profilazione basata sui dati sensibili e alle pubblicità per i minori, cose che finora erano dette tre le righe del GDPR e che ora sono scritte nero su bianco.

Resta il fatto che gestire le problematiche di una piattaforma globale non è impresa da poco conto, dovendo esse rispondere alle richieste di autorità non democratiche e tenere in considerazione diversi fattori culturali, ben diversi da quelli europei ed americani. Questo ci dice che dobbiamo cercare soluzioni sempre più condivise per problemi che trascendono i confini nazionali. L’esempio del GDPR, che ha creato di fatto uno standard, che ha alzato la barra per la garanzia dei diritti di tutti, ci dice che il ruolo dell’Unione europea sarà sempre più centrale in futuro.

Leggi l’articolo sulla versione digitale del Sole 24 Ore di Domenica 10 Aprile.

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