Written by 10:18 La Repubblica, Media

“La privacy ci dà libertà”, parola di Tim Cook

Il Ceo di Cupertino interviene alla Conferenza Globale sulla Privacy di IAPP e ribatte il valore di un trattamento dei dati trasparente e corretto

di Vincenzo Tiani

Sono passati più di tre anni da quando Tim Cook, amministratore delegato di Apple, dal palco di Bruxelles al Parlamento europeo, invitato dall’allora Garante Europeo della Protezione dei Dati, Giovanni Buttarelli, lanciava il suo appello per una legge federale sulla privacy negli Stati Uniti. Un palco importante visto che l’occasione era la quarantesima conferenza internazionale sulla privacy. L’anno scorso invece, in occasione del CPDP, altra conferenza di alto livello sulla protezione dei dati personali, si collegò in diretta per proporre la visione di Apple in questo settore e per lanciare dichiarazioni sferzanti verso quelle aziende concorrenti che fanno di tutto per ottenere i dati dei propri utenti. Ai tempi stava per essere lanciato il discusso aggiornamento di iOS che avrebbe dato agli utenti della mela uno strumento immediato per bloccare il tracciamento di quanto fanno online. Tale nuova opzione, poi introdotta ad aprile 2021 per tutti, costò a Google e ai social media ben dieci miliardi di mancati introiti di raccolta pubblicitaria solamente nei primi sei mesi di utilizzo, con percentuali di adesione degli utenti americani del 96%.

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