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Privacy, un Garante “internazionale” per la data economy: le sfide per l’Autorità italiana

Vince la Commissione europea, confermato che Google favoriva i propri servizi sul motore di ricerca. Sono necessari nuovi equilibri da trovare per il vantaggio di tutti

di Rocco Panetta

Nell’affrontare le inedite sfide poste dall’avvento della data economy occorre tenere sempre a mente un carattere essenziale di questo dirompente fenomeno, vale a dire la sua dimensione sovranazionale. La comprensione ed il dominio della fenomenologia del trattamento e della valorizzazione dei dati personali risulterebbero infatti precari ed incompleti se ci si scordasse di affrontare ogni questione con un approccio ed un respiro internazionali.

Proprio nel corso dell’ultimo KnowledgeNet, evento di IAPP, International Association of Privacy Professionals, tenutosi on line il 28 ottobre scorso, la Professoressa Giusella Finocchiaro, emerita professionista ed accademica, dibattendo con Anna Cataleta, senior partner di P4I e con chi scrive, non ha mancato di sottolineare l’importanza di portare il tema della privacy sul più ampio fronte delle intese e dei trattati internazionali, soprattutto in considerazione delle sfide trasversali e transnazionali poste dalla quinta rivoluzione industriale, dalla robotica e dalla intelligenza artificiale.

Un Garante internazionale

Si tratta sicuramente di uno sforzo complesso e delicato, una chiamata alle armi alla quale imprese e pubbliche amministrazioni del nostro Paese devono rispondere senza più esitazioni. Nondimeno, un simile cambio di mentalità richiede necessariamente la presenza di una guida, un punto di riferimento accreditato a livello internazionale e che ben comprenda la dimensione sopranazionale su cui si fonda la nuova economia dei dati. Non c’è dubbio che tale compito possa e debba ricadere sulle spalle delle Autorità Garanti per la protezione dei dati personali. Un onere istituzionale che è al tempo stesso, almeno per quanto riguarda l’Autorità italiana, prestigioso retaggio del proprio passato e chiara direzione da intraprendere per il futuro.

In altre parole, per ambire ad un’Italia capace di cogliere i nuovi equilibri creati dall’economia fondata sui dati occorre innanzitutto poter contare su di un Garante, a tutti gli effetti, “internazionale”. E proprio a questo cruciale tema è dedicata la terza puntata di “Italia: focus data economy”, la serie di approfondimenti che si concentra sulle sfide che attendono il nostro Paese dinnanzi all’avvento dell’economia dei dati.

Il ruolo internazionale del Garante: un ritorno al passato

Le ragioni che portano a ritenere l’Autorità capace di adempiere al compito poc’anzi descritto sono prima di tutto storiche. È infatti la storia del Garante a dimostrarne con tutta evidenza l’indiscusso valore e accreditamento, anche al di fuori dei confini nazionali.

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